Il Trattamento nella Dislessia Evolutiva

26.01.2017

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Trattamento e Dislessia

La Dislessia è uno dei Disturbi specifici di apprendimento riconosciuti dalla Legge n.170/2010.

E’ una condizione caratterizzata da una difficoltà nell’apprendimento della lettura, in soggetti che hanno un’intelligenza nella norma, e in assenza di alterazioni neurologiche, deficit sensoriali, o condizioni sociali o ambientali che possano spiegare la difficoltà.

Si manifesta in modalità diverse in ogni bambino e ragazzo, ma gli elementi che si riscontrano sono una lettura lenta e poco fluente, e numerosi errori.

E’ ormai certo che l’origine dei Disturbi specifici di apprendimento sia neurobiologica. Il disturbo si configura come una  predisposizione dell’individuo, per questo motivo non è possibile aspettarsi dei recuperi completi delle difficoltà, ma ciò non toglie che non si possa intervenire attraverso trattamenti specifici per aiutare e sostenere il bambino, anzi è fondamentale.

  • Quale trattamento per la Dislessia?

Negli ultimi anni si è ampliato l’interesse della ricerca nell’ambito dei Disturbi specifici di apprendimento, e si è giunti ad una migliore comprensione del fenomeno, alla costruzione di strumenti affidabili per la diagnosi e alla creazione e validazione di protocolli trattamento.

Attualmente non ci sono evidenze di superiorità tra le diverse tipologie di trattamento.

Il trattamento della dislessia può essere infatti di diverse tipologie e va strutturato sulla base delle difficoltà del bambino e del suo profilo funzionale. Vanno tenute in considerazione le tappe di apprendimento della lettura, perché ci consentono di verificare in quale fase il bambino si trova per poi impostare l’intervento specialistico.

Un trattamento efficace risulta essere infatti quello che si basa sulle tappe di apprendimento della lettura.

Una tipologia di trattamento che si basa sulle tappe di apprendimento è il Metodo Sublessicale.

Il trattamento di tipo sublessicale è adatto per i bambini a partire dalla seconda classe della scuola primaria fino alla scuola secondaria di primo grado. E’utile quando l’obiettivo è lavorare sulla velocità di lettura e l’automatizzazione, attraverso il riconoscimento di sillabe e altri gruppi di lettere che costituiscono le sub-componenti della parola.

Si interviene attraverso attività che lavorano sulla di fusione e segmentazione di sillabe, manipolazione di sillabe semplici e complesse, fusione e manipolazione di parole con gruppi consonantici complessi. Le attività prevedono l’uso di software specifici oppure schede operative.

Il trattamento è progettato e condotto da specialisti adeguatamente formati, le figure autorizzate sono gli psicologi e i logopedisti.

Infine è importante ricordare che:

1.Per essere efficace il trattamento deve durare almeno 4 mesi, e prevedere almeno 7 o 8 ore al mese.

2.E’ utile affiancare anche attività di potenziamento a casa.

3.Gli esercizi di potenziamento hanno la priorità sui compiti per casa.

4.La maggior parte dei bambini con questo tipo di trattamento può raggiungere un livello normale di accuratezza (correttezza nella lettura), mentre la velocità risulta essere il parametro più resistente al cambiamento.

5.Ogni bambino ha una risposta diversa al trattamento.

6.Si può lavorare e di conseguenza ottenere risultati anche in ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado.

Perché nell’ambito del trattamento dei DSA si preferisce parlare di Potenziamento piuttosto che Riabilitazione? Ne parlo in questo articolo

Per saperne di più:

Cazzaniga S., Tressoldi E.P. (2005), “Dislessia e Trattamento sublessicale: attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole“, Erickson, Trento.

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