L’abilità di comprendere il senso del tempo è un tema di fondamentale importanza e da non sottovalutare quando ci occupiamo di bambini.
Saper percepire la durata e la scansione temporale degli eventi è una capacità fondamentale per l’essere umano.
Le ricerche in merito all’evoluzione di tale percezione suggeriscono che la capacità di elaborazione degli stimoli temporali si sviluppa nel corso dei primi anni di vita e si stabilizza intorno agli 8-9 anni.
Questa poggia su altre importanti abilità cognitive che ne supportano lo sviluppo.
L’elaborazione temporale è infatti associata allo sviluppo dell’attenzione, della memoria, delle funzioni esecutive. Ma non solo, segue anche lo sviluppo delle abilità linguistiche in relazione alla capacità di utilizzare e comprendere l’uso dei termini temporali.
Ne consegue quindi come sia chiaro che alcuni bambini che presentano dei disturbi dello sviluppo possono avere delle difficoltà nella capacità dell’elaborazione temporale.
In particolare è stato riscontrato che tali difficoltà siano componenti rilevanti nei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) e in altre condizioni cliniche.
Senso del Tempo e Discalculia
La Discalculia, ovvero il Disturbo Specifico dell’Apprendimento dell’area logico-matematica , è una condizione in cui spesso si riscontrano delle debolezze nel senso del tempo.
Le difficoltà si osservano soprattutto nella stima temporale, e più in generale nella gestione del tempo e nella comprensione dei concetti temporali della vita quotidiana. Ne è un esempio l’orientamento nel tempo (Che giorno è oggi? Domani che giorno sarà), oppure la durata dell’evento e la scansione temporale (Quanto tempo è necessario per vestirsi?).
Risulta importante quindi in fase di valutazione, mettere in luce la presenza di difficoltà nella rappresentazione de tempo.
Potenziare il senso e la gestione del tempo: un caso
M. (nome di fantasia), è un bambino che frequenta la quinta primaria.
È arrivato presso il mio studio per un percorso di trattamento per il suo disturbo specifico di apprendimento.
La progettazione dell’intervento ha preso in esame anche le sue difficoltà importanti nell’elaborazione temporale.
M. è infatti un bambino che non ha una percezione adeguata del tempo. Non è in grado di leggere e comprendere l’orologio, il calendario e non sa stimare la durata del tempo. Questo lo porta a sperimentare un forte disorientamento, nonostante la sua spiccata intelligenza, e la sua elevata motivazione ad imparare.
Il percorso ha previsto la stretta collaborazione con la famiglia per l’esecuzione delle attività da svolgere quotidianamente e la generalizzazione delle competenze acquisite in seduta.
Le attività costruite, basate prevalentemente su elementi e stimoli visivi e attività esperienziali hanno permesso il raggiungimento di buoni risultati, in particolare nella gestione del tempo in relazione allo svolgimento dei compiti.
È stato inserito l’orologio digitale come strumento personale e familiare, che M. ha imparato ad utilizzare come guida per la percezione del trascorrere del tempo; calendari personalizzati da utilizzare in casa per aiutarlo nell’orientamento giornaliero e piani di studio visivi e concreti per l’esecuzione dei compiti pomeridiani. Il percorso e i risultati raggiunti sono stati senz’altro frutto del grande impegno del bambino e della buona alleanza con la famiglia.
Per approfondire:
Intervento per i Disturbi Specifici di Apprendimento
ADHD e compiti per casa: che stress!