Plusdotazione, giftedness, alto potenziale, diversi sono i termini utilizzati per descrivere una caratteristica che interessa il 5% della popolazione.
Secondo la National Association for Gifted Children (2002) il soggetto con plusdotazione è:
“Una persona che mostra, o ha il potenziale per mostrare, un eccezionale livello di performance in una o più aree di espressione“.
Per una migliore comprensione e anlisi delle caratteristiche comportamentali ed emotive Betts e Neihart (2010) hanno individuato 6 profili di plusdotazione.
Questi profili sono molto importanti dal punto di vista clinico, perché aiutano nell’individuazione e nella categorizzazione, sulla base di comportamenti, aspetti emotivi e bisogni, osservati nei bambini o ragazzi ad alto potenziale cognitivo.
Non sono da considerarsi però come categorie rigide, ma come linee guida utili per proporre piani di intervento e supporto efficaci.
Vediamo quali sono:
Di successo: generalmente apprende con facilità e ha buone prestazioni scolastiche. Ben integrato nel gruppo classe, possiede un’immagine positiva di sé e una buona autostima. Tuttavia può avere paura del fallimento e quindi evitare quelle situazioni di apprendimento sfidanti che lo portano ad un disinvestimento rispetto le attività scolastiche.
Creativo: si osservano alti livelli di creatievità e motivazione nel perseguire gli obiettivi di apprendimento. Generalmente mostra una personalità forte, che tuttavia può essere accompagnata da bassi livelli di autocontrollo, atteggiamenti oppositivi e difficoltà a conformarsi alle regole.
Sotterraneo: è spesso difficile da individuare perché tende a nascondere e sminuire le proprie competenze. A scuola spesso i risultati non sono in linea con le sue capacità e si può osservare un andamento altalenante. Il rischio è di non riconoscere le potenzialità e i suoi talenti.
A rischio: si possono osservare comportamenti oppositivi, aggressivi e numerose manifestazioni esternalizzanti. La causa è spesso una difficoltà nella regolazione e modulazione emotiva. A scuola l’andamento è altalenante ed è alto il rischio di abbandono scolastico. Il supporto psicologico e di rete è fondamentale.
Doppiamente Eccezionale: è uno studente che presenta plusdotazione e un disturbo dello sviluppo (Disturbo Specifico di Apprendimento, ADHD ecc..). La principale caratteristica è la discrepanza tra le competenze cognitive e le performance scolastiche. Il rischio è che non venga riconosciuto per il suo potenziale e di conseguenza trattato solo rispetto all’area del disturbo.
Autonomo nell’Apprendimento: è il profilo che meglio esprime la plusdotazione . Lo studente è solitamente ben inserito nel contesto sociale e instaura relazioni positive. Il rendimento scolastico è costante ma potrebbe non investire nella scuola, impegnandosi in altre attività in cui canalizzare i suoi talenti.
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