Ci sono frasi ed espressioni che noi adulti spesso pronunciamo senza pensarci su troppo ma che possono veicolare messaggi negativi nei bambini, sopratutto in coloro che presentano delle difficoltà di apprendimento, dato che incontrano parecchi ostacoli e fallimenti durante il loro percorso scolastico.
E’ molto importante quindi fare attenzione a cosa dire e cosa non dire perché possono motivare o demotivare il bambino all’apprendimento.
Ecco qui 3 frasi che è preferibile non dire ad un bambino se vogliamo motivarlo all’apprendimento.
- Devi impegnarti di più! un bambino poco sicuro di se stesso potrebbe interpretare negativamente questa frase e pensare “Non sono bravo, perché chi è bravo non ha bisogno di impegnarsi, fa già del tutto e ottiene ottimi risultati. Al contrario un bambino sicuro, motivato e che non ha avuto eccessive esperienze fallimentari penserà ” Mi dice così perché crede nelle mie capacità e pensa che se mi impegno posso raggiungere risultati migliori”.
- Bravo! Quante volte ci capita di esclamare questa affermazione. Eppure “bravo” è un’espressione a tratti ambigua che può cambiare significato a seconda del contesto in cui viene pronunciata. Infatti capita di pronunciarla anche di fronte a risultati non positivi con lo scopo di incoraggiare. Ma in questo modo il bambino può percepire la discrepanza. In questi casi piuttosto è utile focalizzare l’attenzione sul comportamento e aiutare così il bambino ad acquisire la capacità di autogratificarsi in relazione alla propria performance. Ad esempio “Hai svolto il compito correttamente”, oppure “Hai svolto l’esercizio senza distrarti”.
- Hai sbagliato! Hai fatto troppi errori! Sono frasi che possono demotivare il bambino, rendendo difficile la possibilità di percepire un miglioramento. In un bambino poi con difficoltà di apprendimento frasi del genere possono avere una risonanza emotiva molto importante. Il bambino deve avere la possibilità di intravedere il miglioramento. Per cui è preferibile dire “Questa volta hai fatto qualche errore, bene, riprova” oppure “Riprovaci, andrà meglio”.
Ricordiamo questo piccolo vademecum per aiutare i bambini a sviluppare motivazione e fiducia in se stessi.
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Buongiorno, MI PIACE il tuo articolo, offre DELLE indicazioni per sostenere la motivazione che, spesso, non è innata. MA NON BASTA !
Martina Mattei non me ne volere,io aggiungerei che l’insegnante PRIMA DI METTERE IN ATTO “IL COSA DIRE E IL COSA NON DIRE”, DEVE “RICERCARE” le strategie per MOTIVARE L’APPRENDIMENTO. La pedagogia scientifica su questo ci insegna tanto: PER MOTIVARE L’APPRENDIMENTO E RENDERLO SIGNIFICATIVO/EFFICACE:bisogna partire dagli interessi ! SU QUESTI SI DEVE E SI PUO’COSTRUIRE .
Gentile signora, innanzitutto grazie per aver letto l’articolo e avere esposto i suoi pensieri a riguardo. Certamente l’articolo non esaurisce la trattazione sull’importante tema della motivazione all’apprendimento. E’ importante sicuramente come lei dice che le insegnanti cerchino le strategie più adatte per motivare il bambino, in modo individualizzato, partendo dagli interessi e dai punti di forza. Le indicazioni sul “cosa dire e cosa non dire” sono appunto solo delle indicazioni all’invito a porre un pochina di attenzione alle espressioni che usiamo, perché qualsiasi espressione veicola un messaggio che può essere interpretato diversamente a seconda del bambino che abbiamo di fronte. Questo di più in presenza di bambini che presentano difficoltà scolastiche o disturbi specifici di apprendimento, che talvolta proprio a causa delle difficoltà che incontrano hanno bisogno di un incoraggiamento maggiore.
La ringrazio
Non Ci sono regole generali per motivare i bambini all apprendimento…..bisogna ascoltarlo e indurlo a parlare…poi adottare comportamenti individualizzati ..
.stare attenti a trasmettere serenità ..Creare un ambiente che stimoli interesse e curiosità….la curiosità e l interesse stimola l apprendimento!!!la mia esperienza scolastica mi ha insegnato che l ascolto fa bene sia all adulto che al bambino delapprendimento sia per il bambino che per l insegnante ..
D’accordissimo con lei!Ha centrato in pieno l’importante missione che abbiamo tutti noi che in vario modo ci occupiamo di bambini: l’importanza dell’ascolto! Senza tralasciare l’importanza di creare un ambiente stimolante e ricco!
Grazie!